Cornovaglia, metà Ottocento. Philip Ashley è convinto di avere molti validi motivi per odiare Rachele, vedova dell’amato cugino Ambrose, venuto a mancare in circostanze poco chiare. Quando la bellissima e misteriosa Rachele lo raggiunge in Cornovaglia, tuttavia, Philip si scopre incapace di resistere al suo conturbante fascino. Ma chi è davvero Rachele? Una donna innamorata o un’arrampicatrice sociale che cerca soltanto di impadronirsi della sua ricchezza, come ha già fatto con il defunto marito? La seduzione, l’amore avventato, il sospetto diventano i protagonisti di questo romanzo, in un crescendo d’inquietudine di cui Daphne du Maurier è maestra indiscussa.
Il punto di forza del romanzo è sono senz’altro l’enigmatico personaggio di Rachele, su cui il lettore non è mai sicuro di scoprire la verità, e l’ambientazione. Du Maurier descrive in modo stupendo la campagna della Cornovaglia e l’atmosfera del libro consente al lettore di immergersi molto bene nell’epoca e nei luoghi della storia. Magistrale introspezione e non manca ovviamente la tensione!
Du Maurier inventa personaggi inquietanti, ambientazioni misteriose e condisce le sue storie con un mix di romanticismo e violenza unico nel suo genere, senza mai chiudere con un finale degno di questo nome, come se ogni suo lavoro non dovesse mai avere fine.