I LIBRI DI GEORGE – IL FONDO DELLA BOTTIGLIA

Nella vallata dove il Santa Cruz straripa durante la stagione delle piogge, alla frontiera del Messico con l’Arizona, Simenon ha ambientato questo romanzo bruciante e rapido, chiuso nel giro d’orologio che va da una notte all’altra. Lo stimabile avvocato Ashbridge, che è riuscito, partendo dal basso, a conquistarsi un posto nella ristretta comunità dei notabili di Nogales, vede vacillare tutte le sue certezze quando gli compare davanti, evaso dal carcere in cui scontava una condanna per il tentato omicidio di un poliziotto, il fratello minore – quello debole, irresponsabile, sfortunato, eppure dotato di un inquietante potere di seduzione –, che gli chiede di aiutarlo a passare la frontiera. Nel piccolo mondo costituito dai ricchi proprietari dei ranch l’arrivo dell’estraneo scatena una sorta di psicodramma, che culminerà in una vera e propria caccia all’uomo, mentre, fra odio e amore, rancori e sensi di colpa, sbronze e scazzottate, si consuma la resa dei conti tra i due fratelli.