Nel quadro vario e complesso delle opere che costituiscono “I viaggi straordinari” di Jules Verne, Michele Strogoff rappresenta un momento singolare, in cui il romanzesco prende la sua rivincita su ogni elemento di carattere divulgativo e didascalico. Nella Russia degli zar, a Michele Strogoff, valoroso capitano del corpo dei corrieri dello zar Alessandro II di Russia, il sovrano in persona affida l’incarico di recapitare un messaggio segreto. Riuscire a consegnarlo a suo fratello il granduca, di stanza presso Irkutsk, capitale della Siberia Orientale, a più di cinquemila chilometri di distanza da Mosca, è importantissimo. Le orde tartare del crudele Feofar-Khan, capeggiate dal traditore russo Ivan Ogareff, hanno invaso parte dell’impero e ne minacciano l’integrità, mettendo a ferro e fuoco villaggi e città che trovano lungo il loro cammino. La sorte dell’intera Russia è racchiusa in quel messaggio e dipende dalla velocità con la quale Strogoff riuscirà eventualmente a consegnarlo.