Nicola Nickleby è la quarta opera di Charles Dickens, ma può dirsi il suo primo vero romanzo nel significato tradizionale della parola, per l’intreccio più complesso e ricco di vicende sentimentali rispetto alle opere precedenti ed è stato scritto in contemporanea col famosissimo Oliver Twist. Le avventure del giovane protagonista, povero e buono, offrono pretesto a Dickens per fare un’aspra critica del sistema di educazione in atto nei collegi inglesi dello Yorkshire del tempo; e anche per cimentarsi nella pittoresca descrizione di una folla di impagabili personaggi, che danno un quadro vivo e umano della Londra del primo Ottocento.
Londra, 1800. Il giovane Nicholas Nickleby, ridotto in miseria insieme con la madre e la sorella dall’improvvisa morte del padre, si trova a dover sostenere la sua famiglia e cerca appoggio in suo zio Ralph Nickleby, che rivelerà ben presto la sua vera natura perfida ed egoistica. Nicholas intraprende il viaggio che lo porterà nella lurida scuola per ragazzi abbandonati di Master Squeers, alla ricerca di un lavoro. Dickens ci trascina insieme a lui attraverso le desolazioni della cattiveria umana, in ambientazioni ricche di particolari, illuminata solo da una presenza amica che gli dona aiuto e conforto.
Una trama ricca di fascino e personaggi psicologicamente intensi anima un romanzo che si erge a denuncia contro la crudeltà più ripugnante: quella verso i deboli, gli indifesi e i bambini.