COSA?
Uno studio fatto da LABFRESH posiziona l’Italia come il peggior inquinatore tessile in Europa, producendo 466 tonnellate di rifiuti tessile ogni anno.
E ALLORA?
Solo il 15% dei vestiti è riciclato e il resto diventano rifiuti. Per alcuni materiali dei vestiti servono fino a 200 anni per decomporsi.
ORA COSA FARE?
Promuovi lo shopping etico, compra meno e di migliore qualità e ricicla sempre. Scegli quei vestiti che hanno l’etichetta di sostenibilità.
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MODA VELOCE, INQUINAMENTO VELOCE!
Attualmente, viviamo nella tendenza di “fast fashion”. Questo significa che ci sentiamo come se avessimo bisogno di comprare tanti vestiti a prezzi bassi e che spesso sono di scarsa qualità. Le tendenze di moda cambiano ad un ritmo così veloce che l’abbigliamento dura di meno e finisce nelle discariche. Inoltre, i processi della moda includono materiali e metodi inquinanti che contaminano non solo l’aria ma anche i fiume e gli oceani.
L’industria della moda si posiziona come il secondo maggiore inquinatore nel mondo, avendo un impatto in diverse aree dell’ambiente. Una delle principali conseguenze è l’ accumulazione di rifiuti e una grande parte di questi è dovuto al fatto che ogni anno produciamo più rifiuti tessili. Per le fibre sintetiche che si trovano nei diversi vestiti servono 200 anni per decomporsi.
Secondo uno studio fatto da LABFRESH, una marca sostenibile di moda, l’Italia è stata posizionata come il peggior inquinatore tessile d’Europa in 2020. Gli italiani producono quasi 466 tonnellate di rifiuti tessili ogni anno, e spendono circa 1.000 euro per persona in vestiti nuovi nello stesso periodo.
Esiste un consumo eccessivo di prodotti tessili di bassa qualità che non durano a lungo nell’armadio e ci spingono a comprare altri vestiti. Inoltre, ogni capo d’abbigliamento che compri e quello che fai quando non ti serve più ha un impatto importante nell’ambiente. Ad esempio, il settore della moda causa il 20% dello spreco global di acqua. Anche, l’85% dei vestiti sono rifiuti e solo una piccola percentuale è riciclata o donata.
Un modo per migliorare questa situazione è essere consapevoli dell’impatto che genera la fast fashion perché generalmente il problema principale è la ignoranza. Dobbiamo anche concentrarci nella moda etica, essere più attenti alle etichette e scegliere vestiti che sono fatti con materiali sostenibili, così promuoviamo un grande cambiamento nell’ambiente.
ENGLISH VERSION
WHAT?
A study made by LABFRESH positioned Italy as the worst textile polluter in Europe, producing 466 tones of textile waste every year.
SO WHAT?
Only 15% of the clothes is recycled and the rest is put as waste. Some clothing materials can take up to 200 years to decompose.
NOW WHAT?
Promote ethical shopping, buy less and better-quality clothes, and always recycle. Choose clothes that have a sustainable label.
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FAST FASHION, FAST POLLUTION
Nowadays we live in the trend of “fast fashion”. This means we feel the need to buy big amounts of clothes at low prices and that usually are of poor quality. Trends change at such a fast rate making clothes last for a less period and being end up easily in dumps. Moreover, the process to make these clothes include polluting materials and methods that contaminate not only the air but also rivers and oceans.
The fashion industry stands as the second largest polluter in the world, having impact in different areas of the environment. One of the main consequences is waste accumulation and a big part of it is because each year we are generating more textile waste. The synthetic fibers that are in the garments can take up to 200 years to decompose.
According to a study made by LABFRESH, a sustainable fashion brand, Italy was ranked as the worst textile polluter in Europe in 2020. Italians produce almost 466 tones of textile waste in a year, and spend around 1.000 euros per person on new clothing each year.
There is an over-consumption of low-quality textiles that don’t last for long in a wardrobe and lead to buying more clothes. Also, every piece of clothing you buy and what you do with it when you don’t wear it anymore has a huge impact on the environment. For instance, the fashion industry causes 20% of the global water waste. Moreover, the 85% of the clothes ends up in dumps, and a small percentage is recycled or donated.
As a possible solution to improve the situation in which we live in we should be aware of the impact of fast fashion because generally the main problem is ignorance. We should also focus on ethical fashion, by paying more attention to labels and choosing clothes that are made with sustainable materials we can promote a big change in the environment.
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