Y.M.C.A. Echo: The sea of memories

Per leggerlo in italiano, scorri verso il basso. 👇

 

Welcome back to Y.M.C.A. Echo – a weekly collection of inside-out stories from the Y.M.C.A. Siderno world, brought to you by ESC volunteers.

Today we embark on the story of the past and return to its present – “The sea of memories”

 

“At the bottom of every story, the sea is the only one to have witnessed everything. The same one we enjoy today in Siderno, keeping in its memory the wins and tears of the past and present of Y.M.C.A., since 1948.

 

I have lived in Siderno for five months as of today, but wherever I have read or listened to the stories of people visiting the office at Via Marina 7, I heard only “this is the place I grew up in, it is my second family […] they helped me when I needed the most”.

The words of Diego Tomburrini (former Secretary General) whisper even today about the progress made over the years, and all of it, done through inspirational impulses of “collaboration” among members.

 

It is by members, staff and volunteers sharing thoughts, personal experiences and backgrounds with the Sidernese Association that made it more resourceful than ever says him.

 

Some of the clearest and best ways to describe the family YMCA represented for Mr. Tamburini are his father who played tennis in the concrete field (one fantastic multi-purposed field – where they played tennis, soccer, volleyball, mini basket), his uncle running in the fields, his sister and her friends who played women’s basketball games (an unimaginable event in Calabria in the 60s), his first basketball shirt with the YMCA logo on, his colleagues who would remain his friends years after…

In Siderno it all started with Guido Graziani, who wanted to bring the spirit of the global Y.M.C.A. to Italy – with its main goal to help the community grow.

It was Siderno, as I have learned, the place where basketball as a sports discipline has been introduced in the sporting system and the sole place where, for many years, it was played.

 

 Nowadays, Y.M.C.A. Siderno represents more…It is more than a promoter of gender equality, offering access to facilities and participation on grounds of zero discrimination.

 

 Nowadays, Y.M.C.A. Siderno represents more than a list of projects concerning the support of young people from a mind, spirit and body perspective. It is more than a promoter of gender equality, offering access to facilities and participation on grounds of zero discrimination.

 

 They live to give back more to the community:

 

  •  It is a place to gather and enjoy a cold drink or hot meal at the annexed pizzeria and bar;
  •  Having a covered and private beach area, offering access to it to its members throughout the summer.
  •  It offers an educational program for the children of the community through afterschool and educational workshops
  • Accepting talented people from across the world to contribute to the well-development of the local community, helping them integrate through international volunteering programs.
  • Offering the possibility and the space for young Italians to get a job or develop work-related skills. (Through internships, part-time and full-time jobs);
  • It is the ground for spending fun and quality time, no matter the age or passions you might have – as past active members meet to play cards games, every Thursday others meet in the context of a reading club, and every weekend another group of members, fans of cycling meet and pedal together.
  • Integrate into the community children and families who have backgrounds of immigrants, or refugees, organizing projects, especially for them, or simply inviting them to take part in the active life of the organization in its daily activities
  • It is a place where no idea is wrong, where they care about the mental health and well-being of everyone.

 

 Looking back at my first days at YMCA Siderno, I see history repeating itself. I see, now adults, volunteering their time in the fields Mr Tamburrini described.

Same fields where these adults have spent their childhood and decided to never leave or to return to, after living in big cities of the world. I see togetherness and continuation of giving back to the locals, generation after generation. It is something rare to find, and I can only guess how hard it is to make it happen. .

Next week we meet Luisa, the girl who chose to stay. Find out how from a volunteering experience through the European Solidarity Corps, she is now part of the permanent staff of Y.M.C.A. Siderno.

 

[IT]

Benvenuti nuovamente alla YMCA Echo – una rubrica settimanale di storie dall’interno dell’Associazione, a cura delle Volontarie Internazionali del Corpo Europeo di Solidarietà (ESC).

Oggi ci addentriamo nella storia del passato e del suo ritorno al presente – “Il mare dei ricordi”

 

Alla fine di ogni storia, il mare è l’unico ad aver testimoniato tutto. Lo stesso mare che ci godiamo oggi, tiene in memoria le vittorie del passato e del presente dell’Y.M.C.A, dal 1948.

Vivo a Siderno da cinque mesi ad oggi, ma quando mi è capitato di leggere o ascoltare storie di persone che hanno visitato gli uffici di Via Marina 7, sento sempre dire “questo è il posto dove sono cresciuto, è la mia seconda famiglia […] mi hanno aiutato quando ne avevo più bisogno”.

Le parole di Diego Tamburini (ex Segretario Generale) suggeriscono ancora oggi il progresso fatto nel corso degli anni, e tutto ciò, compiuto grazie alla collaborazione tra i suoi membri.

 

E’ grazie ai suoi membri, allo staff ed ai volontari che condividono pensieri, storie personali e retroterra differenti con l’Associazione Sidernese che l’hanno resa così piena di risorse.

Uno dei modi più chiari e diretti per descrivere ciò che la famiglia YMCA ha rappresentato per il sig. Tamburini è suo padre che giocava a tennis sul campetto di cemento (un fantastico campetto multiuso – dove giocavano a tennis, calcio, pallavolo, basket), suo zio che correva nei campi, sua sorella e le sue amiche che giocavano a basket con la squadra femminile (un evento inimmaginabile nella Calabria degli anni ‘60), la sua prima maglietta con il logo dell’Y.M.C.A., i suoi colleghi che sarebbero rimasti amici nel corso degli anni…

A Siderno tutto è cominciato con Guido Graziani, che ha voluto portare lo spirito del fenomeno globale YMCA in Italia, con l’obiettivo di far crescere la comunità.

Siderno, ho imparato, è stato il posto dove il basket come disciplina sportiva è stato introdotto nel sistema sportivo locale e l’unico posto dove per molti anni è stato praticato.

 

Oggigiorno, l’YMCA Siderno rappresenta più di una lista di progetti concernenti il supporto dei giovani da un punto di vista mentale, spirituale e fisico. E’ più di un promotore di uguaglianza di genere, che offre accesso alle strutture e alla partecipazione esclusa ogni discriminazione.

 

Vivono per restituire di più alla comunità:

È un posto di ritrovo per godersi una bevanda fredda o un pasto caldo in pizzeria o al bar;

C’è un lido balneare frequentato dai soci durante l’estate.

c’è uno spazio educativo per i bambini e i ragazzi della comunità con doposcuola e laboratori di creatività

accolgono persone di talento da tutto il mondo per contribuire allo sviluppo della comunità locale, che supportano grazie a programmi di volontariato internazionale

Offrono possibilità di lavoro per i giovani del posto che possono sviluppare delle competenze e delle abilità utili attraverso lavori part time e full time.

E’ un luogo di socializzazione e di svago, senza limiti di età o interessi – ci sono soci che si incontrano per giocare a carte ogni giovedì, altri si incontrano per il club del libro, ed ogni fine settimana c’è un altro gruppo di soci appassionati di ciclismo che si incontrano per una pedalata insieme.

L’integrazione nella comunità di bambini e famiglie con retroterra di immigrazione o di rifugiati, organizzazione di progetti specialmente per loro, o l’invito a partecipare alle attività dell’Associazione

E’ un luogo dove nessuna idea è sbagliata, dove ci si interessa alla cura e alla salute mentale di ognuno.

 

Guardando indietro ai miei primi giorni all’YMCA Siderno, vedo la Storia che ripete sè stessa. Vedo gli adulti di ora, fare volontariato nei campetti che il sig. Tamburini ha descritto. Stessi campetti dove questi adulti hanno passato la loro infanzia e adolescenza e hanno deciso di non andarsene o di ritornare, dopo aver vissuto nelle grandi città del mondo. Vedo convivenza e continuità nel restituire alla comunità, generazione dopo generazione. E’ una cosa rara da trovare, e posso solo immaginare quanto difficile sia farla accadere.

 

La prossima settimana incontriamo Luisa, ragazza cilena che ha deciso di restare. Scopri come sia passata da un’esperienza di volontariato internazionale (con il Corpo Europeo di Solidarietà) a far parte dello staff permanente dell’YMCA Siderno.